L’assessora Nina Santisi esprime soddisfazione nel comunicare che il Comune di Messina ha ricevuto il finanziamento per un altro centro SPRAR, questa volta per i minori stranieri non accompagnati. Il fondo ottenuto, di oltre 1 milione di euro, servirà a inserire nei circuiti virtuosi della buona accoglienza, 37 minori rifugiati richiedenti asilo politico. “Risultati, come questo, si raccolgono con il lavoro e la professionalità – ha sottolineato l’assessora – poiché partecipare ai bandi ministeriali, e soprattutto vincerli, non è mai facile. Una Commissione di valutazione, composta da rappresentanti del ministero dell’Interno e da un rappresentante dell’Associazione nazionale comuni italiani, un rappresentante dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ed un rappresentante delle Regioni, ha valutato il nostro progetto e ha creduto in esso. Il risultato ottenuto pone Messina ai vertici della “buona accoglienza” italiana, quella che rifuge il modello hot-spot, contando, oltre al nuovo centro, i posti ordinari (21 tra nuclei familiari e adulti) e le case per “vulnerabili” che accolgono 71 persone con particolari fragilità. Coerentemente con le “Linee guida SPRAR”, oltre all’ospitalità in luogo sicuro, il servizio prevede supporto di mediatori linguistico-culturali, assistenza socio-psicologica, orientamento legale, inserimento scolastico e professionale e sostegno all’integrazione socio-lavorativa. Tutto ciò all’interno di un progetto socio-educativo individualizzato che mette al centro le aspettative dei ragazzi e il personale progetto migratorio, condiviso dal tutore e aggiornato durante l’intero periodo di accoglienza”. L’assessora, insieme ai funzionari comunali, ha ringraziato anche il terzo settore e la società civile, elementi indispensabili per la buona riuscita di qualsiasi modello di accoglienza.