Descrizione
Gli indici dei prezzi al consumo di settembre 2024 sono stati elaborati tenendo conto di una progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate rilevazioni è quindi diminuito.
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Come ricordato nella nota metodologica dell’Istat, gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali che locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato). Nella città di Messina nel mese di settembre 2024 si é registrato un incremento tendenziale dello 0,7% e un decremento congiunturale del -0,6% dell’indice dei prezzi al consumo. Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,8%), bevande alcoliche e tabacchi (2,9%), abbigliamento e calzature (3,2%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,4%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,8%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,8%), istruzione (+0,9%), servizi ricettivi e ristorazione (+3,4%) e altri beni e servizi (+2,5%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,1%), trasporti (-2,7%) e comunicazioni (-4,6%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al cittadino Massimiliano Minutoli.
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di settembre 2024:
Prodotti per fumatori: si registra un aumento congiunturale degli articoli per fumatori (+1,6%) e del prezzo di sigari e sigaretti (+0,1%; +1,2% il tendenziale), a causa dell’aumento di alcune marche di sigaretti.
Energia elettrica e gas di rete: nel mercato libero, riscontrano un aumento, in termini congiunturali, l’energia elettrica (+0,9%; -16,3% il tendenziale), il gas di città e il gas naturale (+1,3%; -11,4% il tendenziale). Un aumento congiunturale si registra anche nell’energia elettrica per le famiglie in transizione (+1,0%; 0,0% il tendenziale). Si rileva, invece, una diminuzione congiunturale del gas di città e del gas naturale del mercato tutelato (-1,8%; +28,0% il tendenziale).
Prodotti farmaceutici e integratori: si riscontra un decremento congiunturale e un aumento tendenziale nei medicinali di fascia C – sop e otc (-0,4%; +4,5% il tendenziale) e negli integratori alimentari (-0,5%; +2,8% il tendenziale).
Servizi di telefonia e di comunicazione: si rileva una diminuzione congiunturale nei servizi internet su rete mobile (-0,2%; +0,1% il tendenziale) e nei servizi di telefonia mobile (-0,2%; +0,1% il tendenziale). Si registra, invece, un aumento nei servizi di telecomunicazione bundle (+2,0%; +4,0% il tendenziale) per gli aumenti registrati da parte di un operatore verso alcuni pacchetti.
Servizi di trasporto: nei trasporti si rileva una diminuzione generalizzata dei prezzi a causa della fine del picco delle vacanze estive. Nel trasporto aereo la diminuzione maggiore si registra nei voli intercontinentali (-30,9%; -11,8% il tendenziale) seguiti da quelli nazionali (-18,5%; -11,2% il tendenziale) e da quelli europei (-16,9%; -4,0% il tendenziale). Alla diminuzione dei voli europei e nazionali contribuiscono sia i vettori tradizionali che quelli low cost, con una variazione più ampia di questi ultimi. Per quanto riguarda i voli intercontinentali, la diminuzione ha interessato tutte le direttrici di traffico, con una variazione più ampia per quelle verso i paesi africani. Si rileva, inoltre, una diminuzione dei prezzi del trasporto marittimo (-33,1%; -5,5% il tendenziale), che è più marcata nelle destinazioni verso l’interno rispetto a quelle verso l’estero. La diminuzione di prezzo delle destinazioni interne è dovuta principalmente a quelle verso le isole maggiori. Si registra infine una diminuzione nei trasporti ferroviari nazionali (-0,5%; +5,6 il tendenziale), a causa della minore disponibilità di offerte commerciali per il servizio intercity e intercity notte.
Attività turistiche e ricreative: in termini congiunturali, anche su tutta la filiera turistica si riscontra una diminuzione dei prezzi, dovuta alla fine del picco delle vacanze estive, con i pacchetti vacanza che diminuiscono sia a livello nazionale (-23,5%; +19,3% il tendenziale), che a livello internazionale (-2,8%; +1,5% il tendenziale). Sempre in termini congiunturali, diminuiscono i prezzi dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli delle gioventù e simili (-26,0%; +3,0% il tendenziale) e degli agriturismi (-7,7%). Per quanto riguarda le attività ricreative, registrano una diminuzione i parchi di divertimento (-3,9%; +3,2% il tendenziale), gli stabilimenti balneari (-12,2%; +9,8% il tendenziale) e, in misura più lieve, gli impianti di risalita (-0,9%; +14,4% il tendenziale).
Cultura: si registra una diminuzione dei prezzi dei giornali, sia quelli a diffusione nazionale (-0,6%; +5,0% il tendenziale) che a diffusione locale (-0,2%; +3,0% il tendenziale), a fronte di un aumento dei periodici (+2,2%; +3,0% il tendenziale). Le variazioni dei prezzi dei giornali e dei periodici sono riconducibili ad una differente offerta di allegati.
Istruzione: si rileva, in concomitanza con l’avvio delle attività scolastiche, un aumento sia dei libri per la scuola dell’obbligo (3,7%; 3,7% il tendenziale) che di quelli per la scuola secondaria superiore (3,8%; 3,8% il tendenziale).
Numero progressivo
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Ultimo aggiornamento: 18 ottobre 2024, 11:42