Descrizione
Presentati questa mattina alla stampa, nella sala Falcone Borsellino di palazzo Zanca, tutti i dati che segnano il primo bilancio degli interventi tecnici eseguiti sinora lungo la condotta principale dell’Acquedotto Fiumefreddo, previsti in modo puntuale dal progetto di mitigazione delle vulnerabilità dell’adduttrice idrica finanziato con fondi MASTERPLAN e attuato nei 5 step che hanno comportato altrettante interruzioni idriche nel semestre novembre 2023 – maggio 2024.
Al tavolo con la stampa il sindaco Federico Basile, accompagnato dagli assessori alla Protezione civile Massimiliano Minutoli e alla Pianificazione ed efficientamento risorse idriche ed energetiche Francesco Caminiti e dal direttore generale Salvo Puccio; la presidente di AMAM SpA Loredana Bonasera, con i consiglieri di amministrazione Alessandra Franza e Adriano Grassi e il Direttore generale Pierfrancesco Donato.
“È stato un grande lavoro di squadra – ha evidenziato il sindaco Basile, in apertura dell’incontro – quello condotto sin qui, che ha visto pienamente coinvolti Comune di Messina e AMAM nella progettazione di un intervento di grande portata, unico da 30 anni a questa parte, pensato per colmare un gap infrastrutturale enorme e realizzato – ha sottolineato Basile – con successo da una rete di istituzioni che, sotto il coordinamento del Comune, si sono mosse per garantire ai cittadini il minor disagio possibile. Proprio ai cittadini – ha concluso il Sindaco – mi sento anche di rivolgere un ringraziamento speciale, perché, via via, hanno compreso l’importanza delle interruzioni idriche, necessarie per conseguire un risultato di benessere futuro, ovvero l’efficientamento del servizio idrico attraverso le infrastrutture principali”.
Sulla portata dell’impegno sinergico tra Comune di Messina, attraverso il Centro Operativo di Coordinamento delle operazioni di Protezione civile, in sinergia con la Prefettura, le aziende partecipate e tutte le associazioni di volontariato e gli enti impegnati nell’attività programmata ad ogni step, si è soffermato anche l’assessore Minutoli: “La macchina dell’assistenza alla popolazione, dell’informazione costante, è stata imponente, e ha visto l’impegno di tutto il personale destinato dal Comune, compreso il Corpo di Polizia municipale, e dall’AMAM, ma anche da Messina Social City, Messinaservizi Bene Comune e ATM, dal Corpo Forestale, dall’Esercito, dalle Associazioni Arp, Nucleo diocesano, Giva, da tutti i Comuni che hanno prestato supporto o in cui sono stati eseguiti gli interventi progettuali lungo la condotta dell'acquedotto Fiumefreddo. Senza un coordinamento adeguato non sarebbe stato possibile soddisfare le 1.317 richieste evase sulle 1.521 pervenute in occasione delle 5 interruzioni idriche eseguite tra novembre 2023 e maggio 2024”
Grande impegno presente in vista di un obiettivo importante futuro è stato il punto sottolineato dall’assessore Caminiti: “L’aver definito un progetto ambizioso di efficientamento radicale della condotta adduttrice principale che alimenta la rete idrica di Messina – ha precisato Caminiti – è già un obiettivo importante, mai conseguito, e darà i suoi frutti anche in appresso, contribuendo al raggiungimento dell’ulteriore e più ambizioso obiettivo: l’erogazione idrica H 24 in tutte le zone della città, su cui l’Amministrazione sta lavorando”
L’intervento del direttore generale del Comune, Salvo Puccio si è poi incentrato sugli aspetti tecnici delle lavorazioni eseguite nei 5 step progettuali: “Tutti i lavori di sostituzione o inserimento di valvole, giunti, scarichi, sfiati, etc... sono interventi complessi e hanno consentito di adeguare la condotta adduttrice e il sistema di funzionamento della stessa alle più moderne tecnologie per poter intervenire in modo mirato nei tratti della tubazione che è lunga 57 chilometri e per rendere la condotta più sicura”.
A dare ‘i numeri’ complessivi degli interventi eseguiti nei 5 step progettuali è stata poi la presidente di AMAM Loredana Bonasera: “Da novembre 2023 a maggio 2024 – ha illustrato - si è provveduto complessivamente all’inserimento di circa 30 apparecchiature tra scarichi e sfiati e 10 tra giunti dielettrrici, valvole, misuratori di portata e saracinesche. Proprio con la presenza di queste apparecchiature lungo i circa 57 km di condotta – ha spiegato - sarà possibile controllare opportunamente, limitandolo per quanto possibile ai soli tratti di intervento, lo svuotamento della condotta che si rende necessario in occasione di interventi di riparazioni per perdite.La presenza di misuratori di portata consentirà il completo controllo della efficienza idraulica del sistema di trasporto idrico, consentendo di individuare eventuali criticità, dovute a perdite di varia natura. Inoltre, il nuovo impianto di protezione catodica garantirà la migliore protezione delle tubazioni di acciaio interrata. Inoltre, ha proseguito Bonasera – si è approfittato delle interruzioni idriche connesse al progetto per eseguire ulteriori lavorazioni sulle maggiori condotte cittadine e sugli impianti per un numero complessivo di circa 40 interventi".
Imponente il lavoro di squadra e l’impiego delle risorse tecniche e istituzionali a vario livello è stato infine il focus dell’intervento del direttore generale di AMAM Pierfrancesco Donato: “Oltre un centinaio le maestranze tecniche impegnate nei diversi cantieri attivati simultaneamente ad ogni step – ha evidenziato il DG di AMAM – ai quali vanno aggiunti tutti gli operatori e tecnici presenti al COC e impegnati nell’attività di assistenza alla popolazione ma anche nell’informazione e comunicazione costante prevista nel Piano di supporto e diffusione massima delle informazioni di pubblica utilità, il personale distaccato anche dagli altri enti coinvolti nelle operazioni”.
"Un impegno straordinario cui diamo atto ringraziando congiuntamente – hanno concluso i vertici di Comune e AMAM presenti - tutti coloro che hanno contribuito con grande professionalità alla riuscita delle tappe progettuali, da novembre scorso a maggio".
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Ultimo aggiornamento: 14 maggio 2024, 14:31