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Descrizione
Gli indici dei prezzi al consumo di settembre 2022 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.
A Messina nel mese di settembre 2022 non si è registrata alcuna variazione congiunturale e un incremento tendenziale del +10,1% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+11,3%), bevande alcoliche e tabacchi (+1,8%), abbigliamento e calzature (+2,7%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+39,2%), mobili, articoli e servizi per la casa (+4,5%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,9%), trasporti (+10,4%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,9%), istruzione (0,9%), servizi ricettivi e ristorazione (+6,4%), altri beni e servizi (+2%).
Decrescono comunicazioni (-1,9%).
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di settembre 2022:
Servizi di telefonia: si registra un aumento congiunturale dei servizi di telecomunicazione bundle (+1,0%; +2,5% il tendenziale).
Energia elettrica: si rileva un marcato aumento congiunturale per quanto riguarda l’energia elettrica del mercato libero (+0,3%; +136,7% il tendenziale) e il gas di città e gas naturale del mercato libero (+1,2%).
Servizi di trasporto: nel mese di settembre si riscontrano riduzioni generalizzate dei prezzi dei servizi di trasporto, dovuti alla fine del picco della stagione turistica. Nel trasporto aereo la riduzione congiunturale più marcata è registrata dai voli intercontinentali (-41,5%; +97,4% il tendenziale), seguiti dai voli europei (-29,2%; +128,0% il tendenziale) e dai voli nazionali (-25,1%; +15,5% il tendenziale). La diminuzione dei prezzi dei voli è legata sia al segmento tradizionale sia soprattutto al segmento low cost, che registra il calo più marcato nei voli europei. Si rileva inoltre una forte diminuzione su base mensile dei prezzi del trasporto marittimo (-30,8%; +16,6% il tendenziale), da attribuirsi sia alle destinazioni estere sia alle destinazioni interne, che registrano il calo maggiore, in particolare per le destinazioni verso le isole maggiori. Si registra, infine, un aumento congiunturale dei prezzi dei trasporti ferroviari regionali (+0,8%; +3,1% il tendenziale), a fronte di una diminuzione di quelli nazionali (-2,9%; -14,4% il tendenziale).
Attività turistiche e ricreative: per quanto riguarda i servizi turistici si rileva una diminuzione congiunturale dei prezzi dei pacchetti vacanza nazionali (-13,6%; +1,9% il tendenziale) e di quelli internazionali (-0,9%; -2,2% il tendenziale). Diminuiscono, inoltre, anche i prezzi dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (-17,8%; +0,9% il tendenziale) e degli agriturismi (-7,9%). Tra le attività ricreative gli stabilimenti balneari registrano un marcato calo dei prezzi congiunturali (-19,0%; -2,8% il tendenziale).
Cultura: si rileva una diminuzione del prezzo dei libri di narrativa (-3,1%; -6,3% il tendenziale) e del download di e-book (-8,2%; +5,0% il tendenziale). Diminuisce anche il prezzo dei giornali quotidiani a diffusione nazionale (-0,4%; +3,6% il tendenziale), a fronte di un aumento dei periodici (+3,9%; +7,8% il tendenziale). Le variazioni congiunturali di prezzo dei quotidiani e dei periodici sono legate ad una diversa distribuzione degli allegati.
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Ultimo aggiornamento: 27 giugno 2023, 01:47