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Gli indici dei prezzi al consumo di aprile 2023 sono stati elaborati tenendo conto di una progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate rilevazioni è quindi diminuito. A Messina nel mese di aprile 2023 si registra un incremento congiunturale del +0,3% e un incremento tendenziale del +9,1% dell’indice dei prezzi al consumo. E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al cittadino Massimiliano Minutoli.
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Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+10,2%), bevande alcoliche e tabacchi (+4,4%), abbigliamento e calzature (+5,1%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+22%), mobili, articoli e servizi per la casa (+6,9%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%), trasporti (+4,9%), comunicazioni (+0,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+3,2%), istruzione (+1,5%), servizi ricettivi e ristorazione (+8,1%), altri beni e servizi (+4,2%).
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di aprile 2023:
Prodotti per fumatori: si registra un aumento congiunturale degli articoli per fumatori (+0,8%).
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Energia elettrica: nel mercato tutelato si rileva la diminuzione della tariffa bioraria per quanto riguarda sia la fascia diurna feriale (-58,9%; -47,7% il tendenziale) sia la fascia notturna, weekend e festivi (-59,9%; -48,1% il tendenziale), riconducibile ad una forte riduzione delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici, a fronte di un aumento della quota fissa (+24,6%; +23,6% il tendenziale). Nel mercato libero aumentano i prezzi dell’energia elettrica (+8,8%; +53,6% il tendenziale), del gas di città e gas naturale (+8,1%).
Servizi di trasporto: per quanto riguarda il trasporto aereo si riscontra il maggiore aumento nei voli europei (+33,6%; +50,1% il tendenziale), seguiti dai voli nazionali (+27,2%; +49,3% il tendenziale) e dai voli intercontinentali (+16,0%; +35,6% il tendenziale). Per quanto riguarda i trasporti ferroviari aumentano quelli nazionali (+5,0%; +6,5% il tendenziale), a causa della minore disponibilità di offerte commerciali per il servizio alta velocità, intercity ed intercity notte. Si registra, infine, un aumento dei prezzi del trasporto marittimo (+5,4%; +1,5% il tendenziale), dovuto principalmente alle destinazioni interne verso le isole minori, e del trasporto per vie d’acqua interne (+0,1%; +0,6% il tendenziale).
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Attività turistiche e ricreative: i pacchetti vacanza a livello internazionale aumentano (+2,3%; +2,0% il tendenziale), a causa principalmente del segmento mare, a fronte di una diminuzione dei pacchetti vacanza a livello nazionale (-8,5%; +26,8% il tendenziale), a causa della fine della stagione invernale per quanto riguarda il segmento montagna. Aumentano lievemente i prezzi di villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+0,8%; +7,4% il tendenziale) e degli agriturismi (+2,4%). Tra le attività ricreative registrano una diminuzione congiunturale gli impianti di risalita (-4,7%; +7,6% il tendenziale) a fronte di un aumento dei parchi di divertimento (+0,8%; +8,1% il tendenziale).
Cultura: il prezzo dei libri di narrativa diminuisce (-5,3%; -10,0% il tendenziale) a fronte dell’aumento del prezzo del download di e-book (+6,7%; -4,8% il tendenziale). Si registra l’aumento dei giornali quotidiani a diffusione nazionale (+0,4%; +1,0% il tendenziale) a fronte della diminuzione dei periodici (-0,6%; +9,0% il tendenziale). Le variazioni congiunturali di prezzo dei quotidiani e dei periodici sono legate ad una diversa distribuzione degli allegati.