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Descrizione
Gli indici dei prezzi al consumo di agosto 2022 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.
A Messina nel mese di agosto 2022 si è registrato un incremento congiunturale del +1,2% e tendenziale del +9,5% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+10,5%), bevande alcoliche e tabacchi (+1,1%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+39,6%), mobili, articoli e servizi per la casa (+3,9%), servizi sanitari e spese per la salute (+1%), trasporti (+10,4%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,6%), servizi ricettivi e ristorazione (+5,3%), altri beni e servizi (+2%).
Decrescono abbigliamento e calzature (-0,2%), comunicazioni (-2,1%) ed istruzione (-0,4%).
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di agosto 2022:
Prodotti per fumatori: si rileva una lieve crescita congiunturale di sigari e sigaretti (+0,4%; +2,2% il tendenziale), a causa dell’aumento di alcune marche.
Servizi di telefonia: si registra un lieve aumento congiunturale dei servizi internet su rete mobile (+0,1%; +0,3% il tendenziale).
Energia elettrica: marcato aumento congiunturale per quanto riguarda l’energia elettrica del mercato libero (+20,5%; +135,9% il tendenziale) e il gas di città e gas naturale del mercato libero (+22,8%).
Servizi di trasporto: nel mese di agosto si riscontrano aumenti generalizzati dei prezzi dei servizi di trasporto, legati al picco della stagione turistica e all’aumento dei costi del carburante. Nel trasporto aereo il maggiore aumento congiunturale è registrato dai voli intercontinentali (+56,1% +176,0% il tendenziale), seguiti dai voli europei (+15,9%; +110,8% il tendenziale) e dai voli nazionali (+5,4%; +8,1% il tendenziale). L’incremento dei prezzi dei voli è legato soprattutto al segmento low cost nei voli intercontinentali ed europei e al segmento tradizionale nei voli nazionali. Si registra, inoltre, un aumento congiunturale dei prezzi dei trasporti ferroviari sia nazionali (+1,9%; -13,1% il tendenziale) che regionali (+0,6%; +2,7% il tendenziale), a causa dell’aumento dei listini di una regione. Forte crescita infine su base mensile dei prezzi del trasporto marittimo (+27,3%; +6,6% il tendenziale), da attribuirsi sia alle destinazioni interne, in particolare verso le isole maggiori, che alle destinazioni estere.
Attività turistiche e ricreative: per quanto riguarda i servizi turistici si rileva un aumento congiunturale dei prezzi dei pacchetti vacanza nazionali (+7,7%; +3,6% il tendenziale) e di quelli internazionali (+0,6%; -2,2% il tendenziale). Aumentano, inoltre, i prezzi dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+2,5%; -6,4% il tendenziale) e degli agriturismi (+1,5%). Sugli stabilimenti balneari si registrano aumenti dei prezzi congiunturali (+5,0%; -0,7% il tendenziale).
Cultura: A livello congiunturale diminuzione del prezzo dei libri di narrativa (-1,1%; -3,8% il tendenziale) ed aumento del prezzo del download di e-book (+2,3%; +8,2% il tendenziale). Aumenta anche il prezzo dei giornali quotidiani a diffusione locale (+0,7%; +3,3% il tendenziale) e dei periodici (+0,1%; +3,8% il tendenziale). Le variazioni congiunturali di prezzo dei quotidiani e dei periodici sono legate ad una diversa distribuzione degli allegati.
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Ultimo aggiornamento: 27 giugno 2023, 01:38