Descrizione
Anche il Comune di Messina ha aderito alla IV Giornata nazionale sull’endometriosi del 28 marzo, illuminando stasera Palazzo Zanca, sede del Palazzo municipale, del colore giallo, simbolo della malattia. L’Amministrazione comunale del Sindaco Federico Basile ha dato il proprio sostegno alla richiesta promossa dall'Associazione Lotta Italiana per la Consapevolezza sull'endometriosi - A.L.I.C.E. Odv Endomarch Team Italy, che invita alla IV edizione della call to action Facciamo luce sull'endometriosi. “Condividiamo con il nostro gesto – ha spiegato il Sindaco Basile - questa campagna finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sull’importante e grave problematica relativa a questa patologia, affinché vengano trasmesse tutte le informazioni necessarie per affrontarla con la dovuta attenzione con il supporto di una rete di protezione”. L'Assessore con delega alla Salute Alessandra Calafiore ha organizzato sul tema oggi al Palacultura Antonello un evento di informazione denominato "Messina s'illumina di giallo". Dopo i saluti istituzionali dell'Assessore Calafiore, della Prorettrice al Welfare e Politiche di Genere dell'Università degli Studi di Messina Giovanna Spatari, del Presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Giacomo Caudo e del Provveditore agli Studi di Messina Stello Vadalà, sono intervenuti il prof. Alfredo Ercoli, Ordinario di ostetricia e ginecologia dell'Università degli Studi di Messina; la psicologa-psicoterapeuta dell'ASP di Messina Angela Minutoli; la referente del Gruppo A.p. e Odv Sicilia Chiara Catalano; e la Consigliera Puntosalute33 Angela De Francesco. L'incontro è stato moderato dalla giornalista Valeria Arena. "Proseguono attraverso incontri ed eventi - ha dichiarato l'Assessore Calafiore - le campagne di sensibilizzazione dell'Amministrazione comunale nei confronti degli studenti e dell'intera cittadinanza inerenti diverse tematiche della salute. Informare significa, oltre che curare, anche prevenire qualsiasi patologia". L’endometriosi è una patologia subdola, che colpisce una persona assegnata femmina alla nascita su dieci, della quale non si conoscono le cause e per la quale non esistono cure definitive. Ad oggi si stima che in Italia siano affetta da tale malattia più di 3 milioni di persone assegnate femmina alla nascita. Inoltre si registra un ritardo diagnostico che oscilla tra i 7 e i 10 anni.
A cura di
Contenuti correlati
Ultimo aggiornamento: 27 giugno 2023, 02:35