Descrizione
Gli indici dei prezzi al consumo di aprile 2024 sono stati elaborati tenendo conto di una progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate rilevazioni è quindi diminuito.
L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Come ricordato nella nota metodologica dell’Istat, gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali che locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato). Nella città di Messina nel mese di aprile 2024 si registra un incremento tendenziale del +0,6% e un decremento congiunturale del -0,2% dell’indice dei prezzi al consumo. Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,1%), bevande alcoliche e tabacchi (3,5%), abbigliamento e calzature (2,8%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,5%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,8%), trasporti (+1,8%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,8%), istruzione (+0,9%), servizi ricettivi e ristorazione (+3,1%) e altri beni e servizi (+3%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-8,8%) e comunicazioni (-4,1%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al Cittadino Massimiliano Minutoli.
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di aprile 2024:
Prodotti per fumatori: si registra un aumento congiunturale generalizzato, più accentuato per gli articoli per fumatori (+3,9%) e le sigarette (+1,5%; +2,8% il tendenziale) e più lieve per gli altri tabacchi (+0,7%; +5,5% il tendenziale) e sigari e sigaretti (+0,1%; +1,3% il tendenziale).
Servizi di telefonia e di comunicazione: si riscontrano lievi incrementi congiunturali dei servizi di telefonia fissa su rete commutata (+0,1%; +0,1% il tendenziale), dei servizi di telefonia mobile (+0,1%; -0,7% il tendenziale), e dei servizi internet su rete mobile (+0,1%; -1,0% il tendenziale).
Servizi di trasporto: nel trasporto aereo si registrano incrementi congiunturali generalizzati. Il maggiore aumento avviene nei voli intercontinentali (+8,6%; -11,0% il tendenziale), seguiti da quelli europei (+8,5%; -5,4% il tendenziale) e, infine, da quelli nazionali (+1,3%; -5,1% il tendenziale). Si rileva, inoltre, un aumento dei prezzi del trasporto marittimo (+0,7%; -4,3% il tendenziale), dovuto esclusivamente alle destinazioni verso l’interno, in particolare verso le isole minori. Diminuiscono, infine, i trasporti ferroviari nazionali (-1,0%; +2,4% il tendenziale), a causa della maggiore disponibilità di offerte commerciali per il servizio alta velocità, mentre aumentano lievemente i trasporti ferroviari regionali (+0,1%; +6,6%), a causa dell’aumento di listino di un operatore regionale.
Attività turistiche e ricreative: in termini congiunturali, i pacchetti vacanza aumentano a livello internazionale (+4,7%; +0,7% il tendenziale) mentre diminuiscono a livello nazionale (-0,9%; +17,2% il tendenziale). L’aumento dei pacchetti vacanza a livello internazionale dipende principalmente dai segmenti Mare Mediterraneo, Mare africano, Europa continentale, Europa orientale e Africa meridionale. Sempre in termini congiunturali aumentano i villaggi vacanze, campeggi, ostelli delle gioventù e simili (+0,4%; -4,4% il tendenziale) e gli agriturismi (+1,6%), a causa dell’aumento dei listini di alcuni agriturismi del Nord e del Centro. Per quanto riguarda le attività ricreative, registrano un aumento i parchi di divertimento (+2,7%; +6,0% il tendenziale), a causa dell’aumento dei listini di alcuni parchi di divertimento che iniziano la stagione ad aprile, e i parchi nazionali, giardini zoologici, giardini botanici (+0,2%; +1,1%), a fronte di una diminuzione degli impianti di risalita (-4,7%; +8,4% il tendenziale).
Cultura: crescono, a livello congiunturale, i prezzi dei giornali a diffusione nazionale (+1,7%; +4,3% il tendenziale) a fronte di una diminuzione dei periodici (-0,3%; +0,4% il tendenziale). Le variazioni di prezzo sono imputabili ad una diversa distribuzione degli allegati.
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Ultimo aggiornamento: 21 maggio 2024, 10:45