Descrizione
Grande partecipazione e profondo senso di rispetto hanno caratterizzato ieri mattina, giovedì 15 maggio, la cerimonia di svelamento del monumento dedicato al finanziere Giovanni Denaro, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, caduto eroicamente durante la seconda guerra mondiale. L’opera scultorea, intitolata “Nel nome dell’onore” e realizzata dall’artista messinese Nicola Micali, sorge accanto al monumento ai caduti di via Oreto Alto. È frutto della volontà del compianto cav. geom. Domenico Gerbasi, già direttore del Museo etnoantropologico “I Ferri du Misteri”, portata avanti dal figlio Francesco Gerbasi, presidente dell’Associazione Culturale Peloritana Castanea, da anni promotrice della commemorazione dei caduti per la Patria.
La cerimonia ha visto la partecipazione della Prefetta di Messina, Cosima Di Stani, del Questore, Annino Gargano, del Sindaco Federico Basile e del Vicesindaco Salvatore Mondello, del Comandante Regionale Sicilia della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Roberto Manna, e del Comandante Provinciale di Messina, Colonnello Girolamo Franchetti. Erano inoltre presenti autorità civili, militari e religiose, rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia, la consigliera comunale Margherita Milazzo, il presidente della VI Municipalità Francesco Pagano, associazioni combattentistiche e d’arma, studenti e cittadini.
Fondamentale è stato il ruolo dell’Amministrazione comunale di Messina, che ha sostenuto e promosso l’iniziativa, rendendola possibile grazie a una proficua sinergia con la Guardia di Finanza, attraverso l’impegno del Vicesindaco e Assessore ai Rapporti con le Forze Armate Mondello. Decisiva anche la collaborazione dell’Assessora alle Politiche Giovanili Liana Cannata, che ha seguito con attenzione il percorso che ha portato all’individuazione dell’artista autore dell’opera. Il monumento vuole essere una testimonianza perenne del sacrificio di Giovanni Denaro, affinché il suo gesto eroico continui a vivere nella memoria collettiva e a ispirare le nuove generazioni.
L’evento ha avuto inizio con l’esecuzione dell’Inno nazionale a cura della Banda musicale della Brigata Aosta dell’Esercito Italiano, di stanza a Messina.
Il Sindaco Basile, nel portare i saluti, ha così espresso il suo pensiero: “Questo monumento è un segno tangibile di gratitudine e memoria. Un doveroso tributo a un uomo che ha incarnato i più alti valori di coraggio, onore e spirito di sacrificio. Grazie a tutti coloro che, con passione e dedizione, hanno reso possibile questa giornata di profonda dignità civica”. Sono poi intervenuti il presidente dell’Associazione Culturale di Castanea, Francesco Gerbasi, il quale ha ringraziato il Comune di Messina per il contributo fornito alla realizzazione dell’opera, e l’autore Nicola Micali, che ne ha illustrato i dettagli. Non è mancato l’intervento di Francesco, figlio dell’eroico finanziere presente con la famiglia, che ha ricordato il valore umano e simbolico della figura paterna, rivolgendo un sentito ringraziamento all’Amministrazione comunale e a seguire al cav. uff. OMRI Silvana Paratore, da anni attivamente impegnata nella valorizzazione della memoria storica locale e di questa sentita ricorrenza commemorativa.
Il monumento rievoca i drammatici fatti del 22 marzo 1943 a Tsangarada, in Grecia, dove Giovanni Denaro, nato a Castanea delle Furie il 3 marzo 1906, rifiutò la resa durante un attacco alla caserma del suo distaccamento e, rimasto solo tra le macerie, si gettò nel fuoco per condividere il destino dei suoi compagni. Per l’estremo atto di coraggio, il 15 febbraio 1949 gli fu conferita alla memoria la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il suo eroismo è ricordato anche nel Sacrario interforze di Bari, presso il “Monumento a ricordo dei Finanzieri caduti nelle guerre d’Oltremare”, inaugurato nel 1999 alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ed è stato oggetto di approfondimento in una tesi di laurea discussa presso l’Università degli Studi di Firenze. A Denaro sono inoltre intitolate diverse caserme della Guardia di Finanza, tra cui quelle di Milazzo e Siena, nonché importanti unità navali, come un pattugliatore d’altura varato nel 1998.
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Ultimo aggiornamento: 16 maggio 2025, 13:39