10 anni di “Posto Occupato”: domani al Palacultura l’inaugurazione della mostra “Non c’è: 46 posti occupati per ricordare le 46 donne uccise, dal 1°gennaio 2023 ad oggi”

Domani, giovedì 29, alle ore 17, in occasione del compimento di dieci anni di “Posto occupato”, la campagna di sensibilizzazione sociale, virale e gratuita contro la violenza sulle donne, sarà inaugurata, nel foyer del Palacultura, alla presenza del ...

Data :

28 giugno 2023

10 anni di “Posto Occupato”: domani al Palacultura l’inaugurazione della mostra “Non c’è: 46 posti occupati per ricordare le 46 donne uccise, dal 1°gennaio 2023 ad oggi”
Municipium

Descrizione

Domani, giovedì 29, alle ore 17, in occasione del compimento di dieci anni di “Posto occupato”, la campagna di sensibilizzazione sociale, virale e gratuita contro la violenza sulle donne, sarà inaugurata, nel foyer del Palacultura, alla presenza del sindaco Federico Basile, la mostra del silenzio e dell’assenza intitolata “Non c’è: 46 posti occupati per ricordare le 46 donne uccise, dal 1°gennaio 2023 ad oggi”. Alla cerimonia, cui prenderà parte l’assessora alle Pari opportunità Liana Cannata, parteciperà la presidente di Posto Occupato Maria Andaloro, promotrice dell’iniziativa. Saranno 46 i posti occupati che riporteranno il nome e cognome tutte le donne, amiche, figlie, sorelle, mamme, vicine di casa che sono state strappate alla vita dall’inizio del 2023 ad oggi. La mostra sarà accompagnata dalla riproduzione di un cortometraggio dal titolo “Non è”, cui l’attrice messinese Katia Greco veste i panni di protagonista oltre che madrina di questo decimo anno. Il corto è prodotto dall'associazione Impegno Donna e realizzato dal regista Lorenzo Sepalone. L’impegno di Posto occupato - come riferisce la presidente Andaloro - proseguirà con una programma di eventi da realizzare da settembre a giugno prossimi in collaborazione con il Comune di Messina e ad altre realtà ed enti territoriali. “Posto occupato”, in questi dieci anni, ha contribuito fattivamente a diffondere e veicolare iniziative di sensibilizzazione contro la violenza di genere, un fenomeno troppo spesso erroneamente chiamato emergenza, ma che di fatto è un problema culturale che necessita di una presa di coscienza collettiva affinchè tutti possiamo prendere consapevolezza che trattasi di una responsabilità sociale. La violenza di genere non un problema delle donne, ma un problema di tutti.

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